Auto elettriche, in Italia vendite in aumento (ma mancano le colonnine di ricarica)

Auto elettriche, in Italia vendite in aumento (ma mancano le colonnine di ricarica)

Luglio 18, 2022 / Comments 1 / 664 / Uncategorized
Facebook It
Tweet It
Pinterest It

Nei primi nove mesi di quest’anno sono state vendute in Italia 47 mila 52 auto elettriche, senza contare le ibride. È un incremento a tre cifre, del 168%, sullo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rivelano i dati rilasciati a inizio ottobre da Motus-E, l’associazione promotrice per la mobilità elettrica, che portano così il totale dei «Bev» (Battery electric vehicle, i veicoli a batteria elettrica) circolanti a superare le 101 mila unità. È un risultato raggiunto grazie a bonus, incentivi statali ed esenzione delle tasse automobilistiche. In testa alla classifica dei modelli più venduti in Italia nei primi nove mesi c’è la Fiat 500E con 7 mila 838 unità, seguono la Smart Fortwo con 4 mila 559 vetture e la Tesla Model 3 con 4 mila 430. Meno rosea, però, resta la situazione dei punti di ricarica.

Il divario

Le tabelle degli operatori indicano al 30 settembre scorso la presenza sul territorio di 24 mila 794 colonnine di ricarica elettrica. È un dato che ci posiziona al settimo posto in Europa (fonte Acea), con la media di cinque colonnine ogni 100 chilometri. Decisamente poche se confrontate con il primo posto dell’Olanda: 47 colonnine ogni 100 chilometri. «Lo scenario previsto per il 2030 indica 4 milioni di veicoli elettrici in Italia — spiega Francesco Naso, segretario generale Motus-E —. Sulla base del fabbisogno energetico di questi veicoli abbiamo stimato la necessità di 2,9 milioni di punti di ricarica domestici». Da questi numeri si conferma un’equazione. Per vendere più Bev bisogna aumentare le colonnine sul territorio nazionale. Perché carenza di punti per il rifornimento elettrico e lunghi tempi di ricarica (qualche ora) disincentivano dall’acquisto.

Enel X è partita con un ambizioso piano nazionale per aumentare il numero di ricariche pubbliche. Per metterlo in atto si è avvalsa della collaborazione con partner della ristorazione e della grande distribuzione organizzata. Diversi gli accordi siglati negli ultimi mesi, a partire da Conad per inserire 250 infrastrutture per auto elettriche nei parcheggi di oltre 200 supermercati, incluse 25 «juice pump» ad alta velocità. Il motto: «Entri per la spesa e la batteria si carica».
Mc Donald’s ha scelto Enel X per dotare di soluzioni analoghe 100 nuovi ristoranti, a oggi sono 13. Infine negli scorsi giorni ha aderito Leroy Merlyn per 20 nuove colonnine in dieci megastore. Inoltre per valorizzare il tessuto turistico Enel X ha siglato accordi con l’associazione Borghi autentici d’Italia che vedrà nascere in 42 Comuni 120 postazioni. E con Bandiera Arancione del Tci per 250 ricariche in 80 Comuni.

Accordi e Crowdfunding

Anche l’Eni mostra interesse a posizionare totem Bev. Per questo ad agosto, attraverso Eni Gas e Luce, ha sottoscritto l’accordo di acquisizione del 100% di Be Power Spa. Tramite la controllata Be Charge è il secondo operatore con più di 5 mila punti di ricarica.
Sostenibilità ambientale e volontà di erogare energia pulita da fonti rinnovabili sono poi gli obiettivi di SiRicarica, la startup milanese nata dalla sinergia di DriWe, Garage Italia e NaturaSì. «Vogliamo installare sistemi elettrici di ultima generazione — dice Luca Secco, amministratore di SiRicarica e DriveWe —: una doppia colonnina a ricarica veloce con potenza 22 kilowatt». Così nel tempo di una spesa bio nei 25 negozi aderenti è possibile rigenerare in un’ora l’80% della batteria. Non solo. Le colonnine connesse a Internet vengono attivate e gestite dallo smartphone, che prima localizza i punti sul percorso e poi ne consente la prenotazione da remoto.

Grazie alla campagna di equity crowdfunding, SiRicarica ha aperto le porte all’azionariato diffuso. Il primo round da 300 mila euro si è chiuso con successo a fine agosto raccogliendo 85 adesioni. L’iniziativa ha ricevuto anche la partecipazione di Garage Italia, l’hub creativo fondato da Lapo Elkann, da oltre due anni tra i player del «restomod» elettrico: la pratica di restauro modificato di vecchie auto sempre più diffusa in Italia. È un processo che prevede la revisione di meccanica, interni e parte dell’estetica, inserendo poi la componentistica elettrica.

Fiat Chrysler Automobiles, Carrefour Italia e Be Charge (ora Eni) stanno lavorando al progetto Shop&Charge che punta alla diffusione delle colonnine per la ricarica veloce di Bev. Sono attivi i primi 60 punti in Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana, saranno progressivamente estesi a 135 punti vendita Carrefour selezionati sul territorio nazionale 2022. A chi ha la Nuova 500E sono riservate agevolazioni nei servizi.

Fonte: corriere.it

Leave your comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  HAI BISOGNO DI AIUTO PER TROVARE LA TUA AUTO?

Contattaci
confronto auto